AFFIDABILITA’ PROFESSIONALE IMPRESE
Le disposizioni del nuovo codice degli appalti iniziano a mostrare le prime crepe. Accanto ai possibili profili di incostituzionalità del “rito superaccelerato” che potrebbero portare il codice innanzi alla Corte Costituzionale, con riferimento all’art. 80, comma 5 lett. c) il Tar Salerno (sentenza 2 gennaio 2017, n. 10) ha statuito che la sanzione erogata dall’Antitrust per la realizzazione di un’intesa restrittiva della concorrenza non rientra nel novero delle sanzioni tali da provare l’inaffidabilità dell’impresa. Di avviso opposto è l’Anac, la quale nelle linee guida n. 6 (pubblicate il 3 gennaio 2017) ha stabilito che al fine di accertate la bontà professionale dell’operatore economico le stazioni appaltanti debbano valutare “i provvedimenti di condanna divenuti inoppugnabili o confermati con sentenza passata in giudicato, dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per pratiche commerciali scorrette o per illeciti antitrust gravi aventi effetti sulla contrattualistica pubblica e posti in essere nel medesimo mercato oggetto del contratto da affidare”.