“SBLOCCA CANTIERI”, MODIFICHE IN PARLAMENTO

E’ in corso in Senato la conversione in legge del decreto “sblocca cantieri” (Atto Senato n. 1248). Tra gli emendamenti approvati rilevano la soppressione (tanto auspicata) della facoltà per l’ente appaltante di escludere dalla gara l’impresa in caso di inadempimento fiscale non definitivo; la possibilità per l’ente di valutare, in caso di esclusione dell’impresa per illecito professionale, lo stop dalle gare fino a 3 anni (nella versione originaria, lo stop era secco di 3 anni); l’obbligo di rispettare i criteri ambientali minimi ma solo per gli appalti superiori alle soglie; la validità semestrale dei documenti presentati a comprova dei requisiti generali da parte delle imprese ausiliarie e subappaltatrici; l’ennesima modifica dei contratti sotto-soglia con l’introduzione di una fascia da 150.000 a 350.000 euro (previa consultazione di 10 imprese) e tra 350.000 e 1.000.000 di euro (con consultazione di 15 imprese); la riduzione della quota subappaltabile, dal 50 al 40% del contratto.

Il decreto è ancora in corso di esame, per cui non si escludono ulteriori modifiche, con buona pace della serenità delle imprese e delle stazioni appaltanti.

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