Necessaria la nomina del RUP negli affidamenti “in-house”?

 Opposto alle procedure esternalizzate tramite appalto, si pone l’affidamento in-house con cui la PA affida ad un proprio ente strumentale l’esecuzione di un dato servizio. Il MIMS, con parere n. 1420/2022, ha fornito un riscontro in merito alla nomina del RUP da parte di una Pubblica Amministrazione, autrice di affidamento diretto nell’ambito dell’in-house providing. 
Secondo il Ministero, per la fattispecie in esame sarebbe opportuna la nomina del Responsabile Unico del Procedimento ai sensi dell’art. 31 del Codice, al fine di disporre di una figura di riferimento anche per la parte esecutiva del contratto.
Nel caso dell’affidamento in-house, la società strumentale si pone quale longa manus dell’ente appaltante, verificandosi così una situazione di “delegazione interorganica” finalizzata all’autoproduzione di beni e servizi da parte della PA.

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