I provvedimenti di accertamento del mancato rispetto degli obblighi di pagamento di imposte e tasse o in materia contributiva non sono, in quanto tali, ostativi al rilascio del rating di legalità. Questa è la precisazione resa, su mia richiesta di chiarimento, dall’Antirtust in ordine all’interpretazione dell’art. 2, co. 2, lett. e) del Regolamento che disciplina l’attribuzione del rating.
In particolare, dopo aver evidenziato che sempre piu’ spesso a causa della crisi economica e dei ritardi di pagamento delle pp.aa. le imprese sono impossibilitate ad adempiere alle obbligazioni di legge – e quindi obbligate a dover ricorrere agli strumenti adesivi di rientro previsti dalla vigente normativa fiscale e contributiva – l’Autorità, in modo lungimirante, ha chiarito che, qualora all’atto di accertamento dell’inadempimento in capo all’impresa sia seguito l’impegno formale del debitore ad adempiere il debito, verranno compiute “valutazioni specifiche sul caso concreto alla luce degli elementi di fatto e della documentazione che potrà essere allegata alla richiesta [di rating]”.